“Il delirio: cronaca di una fila infinita”

A Lanciano, nel piazzale di Via Don Minzoni davanti agli uffici della ASL, ogni anno dal 1 aprile per varie settimane va in scena “Il delirio: cronaca di una fila infinita“.

Il motivo? Il rinnovo dell’esenzione del ticket.

Quest’anno, forse dopo le numerose lamentele, finalmente l’ASL ha inserito una grandissima novità: i numeri per la fila! Pura innovazione e prodigio della tecnica: ne distribuiscono circa un centinaio al giorno (compito della guardia giurata da prima dell’apertura degli uffici) e finiscono anche prima delle 9 ma, ehi, molto meglio dello scorso anno in cui si doveva stare imbalsamati in coda.

Questa mattina alle 6.50 il mio compagno era già in fila ed era DECIMO; è riuscito nella titanica impresa del rinnovo alle 9.10 (lo sportello apre alle 8) e si è ovviamente dovuto prendere un’ora di permesso (quisquilie, no?). Nel frattempo c’è stata anche la comparsata dei carabinieri chiamati dopo la tentata incursione nella fila da parte di un pazzo suicida (perché tale devi essere per tentare un’impresa simile in mezzo a persone stressate ed esasperate dall’attesa in certe condizioni).

Lo scorso anno al settimo mese di gravidanza sono dovuta stare due ore e mezza in coda IN PIEDI all’aperto: si, in piedi, perché non ci sono sedie (se non le poche all’interno degli uffici che, ovviamente, vengono destinate ai più anziani); si, all’aperto, perché gli uffici sono molto piccoli e bisogna ben sperare in un clima mite. Ho contattato l’URP della ASL che mi ha gentilmente risposto che lo spazio davanti agli uffici è condominiale e pertanto non è possibile installare panchine e che questi sono “eventi speciali” che avvengono solo una volta l’anno (anche se per un mese), bisogna portare pazienza.

Sembrano quindi poco importanti per le istituzioni la scomodità e la follia di dover perdere ore e ore in piedi all’aperto e doversi prendere permessi per il rinnovo di un’autocertificazione. Ma io mi domando, perché non risolvere il problema a monte? A che serve internet? Perché non dare la possibilità di fare procedure simili online? Possibile che non si possa snellire un po’ la burocrazia del nostro bel paese?

Scoraggiata e amareggiata, vedremo quando lo spettacolo avrà fine quest’anno (fortunatamente sembra quasi di essere in estate): si accettano scommesse!

Risotto Primavera

Il risotto Primavera è la tipica preparazione “di stagione” che cambia sapore ogni volta che lo si prepara: una vera sorpresa!

Quello di oggi contiene fagiolini, fave, piselli freschi, insalata, sedano, carote, cipolla, zucchine e aglio: praticamente tutto quello che avevo sottomano. Lo si può variare a proprio gusto con agretti, asparagi (possibilmente selvatici), spinaci, bietola, scalogno, prezzemolo, pomodorini e chi più ne ha più ne metta: l’unico limite è la fantasia.

Devo dire che non immaginavo un tale successo e una tale approvazione da parte delle bimbe: anche la piccola di 9 mesi oggi ha divorato tutto e Clarissa ha finalmente fatto un vero pasto. Chi mi conosce sa i guai che ho passato: vuole mangiare sempre da sola con le mani da quando ha 7 mesi, ha saltato completamente la fase pappe e abbiamo iniziato lo svezzamento con i fusilli e gli infarti multipli per me. Corro a segnarmi la data sul calendario!!


Scrivere la ricetta non è semplice perché avendo ricevuto in dono molte verdure fresche le quantità non le conosco. Vi lascio il “protocollo” che ho seguito:

  • ho lavato e pulito le verdure (in famiglia ci piacciono le fave senza la buccia: un lavoraccio che però viene ampiamente ripagato dalla loro dolcezza);
  • ho fatto un leggero soffritto con acqua e olio di cipolle, aglio, carote e sedano (è un piatto per tutta la famiglia quindi il soffritto vero e proprio lo evito);
  • ho poi aggiunto i fagiolini a pezzetti, i piselli, le fave, l’insalata tagliata, le zucchine e pochissima acqua e ho cotto il tutto aggiungendo pochissimo sale (ormai ci siamo abituati ad usarne davvero una quantità esigua: quando invito qualcuno la saliera finisce sul tavolo);
  • in un wok (lo adoro per il risotto) ho messo un filo d’olio e fatto tostare velocemente il riso sfumando con un po’ di vino bianco (di qualità) e ho cominciato a cuocere il risotto aggiungendo man mano brodo di verdure (noi usiamo quello fatto in casa da mia mamma);
  • le verdure già pronte le ho aggiunte a metà cottura per dare sapore: una volta finito il tempo e assaggiato il riso ho servito in tavola (non posso mantecare con il burro o aggiungere parmigiano o pecorino finché la piccola è allergica ma voi fatelo: il sapore sarà sicuramente ottimo).

La base di verdure è avanzata e nei prossimi giorni, se il tempo me lo permetterà, vorrei usarla per farci una bella lasagna.

Pink Smoothie

Non amo il caldo, chi mi conosce lo sa bene. Ma se c’è una cosa buona delle temperature miti è il poter finalmente uscire senza il corredo del peso minimo di 5 kg di sole giacche, cappelli e sciarpe. E sì, forse si intravede la fine di questo lungo lungo inverno non inverno..

Con la primavera tornano dal fruttivendolo le tanto amate fragole: io e mia figlia le adoriamo. Mi è sembrata l’occasione giusta per spolverare il frullatore e dilettarci con un bel frullato: tanta buona frutta, un po’ di latte (vaccino o d’avena, a seconda di chi lo berrà) e qualche cubetto di ghiaccio. La cosa divertente è che difficilmente otteniamo due frullati uguali visto che facciamo tutto a occhio!

Questa la ricetta del PINK SMOOTHIE (ovviamente più si aumenta la quantità di fragole più il colore sarà rosa)

  • due belle fragole (le nostre erano belle grandi)
  • una pera matura
  • due kiwi
  • latte q.b. per avere la consistenza desiderata
  • 3 cubetti di ghiaccio

Per mia fortuna non ho difficoltà a far mangiare la frutta a Rosa (giusto ieri mattina ha preferito una banana ad un gelato..) ma con una bella cannuccia colorata e un bicchiere divertente questo può essere un ottimo metodo per tentare i bambini.

Consiglio di utilizzare frutta matura così da avere frullati dolci senza dover aggiungere zuccheri.

Buona Pasqua, o quel che ne rimane

Questa Pasqua poteva andare molto meglio. Ma quando si hanno bimbi si sa, se organizzi qualcosa nel 99% dei casi il malanno si affaccia e ti smonta tutti i programmi 😄

Inutile dire che per fortuna il piano B è sempre pronto e, per quanto possa andarci male, mi piace essere positiva e pensare che poteva anche andarci peggio!

Ho sempre adorato le festività, tutte. La magia dei giorni speciali da passare in famiglia tra giochi e coccole, l’attesa spasmodica e la gioia del risveglio la mattina della festa.. Ora che sono mamma, anzi bis-mamma, le feste le adoro ancora di più.

Come in tutte le belle storie arriva sempre la fine, anche questa giornata sta volgendo al termine e ci rendiamo conto che il tempo corre troppo veloce; vorremmo aver fatto di più, vorremmo tornare indietro e modificare quei piccoli particolari che magari non sono stati perfetti. Ma la vita ha una sola direzione e non si può tornare indietro; ed in fondo è giusto così. Perché “domani è un altro giorno” e dobbiamo solo ricordarci di viverlo appieno, senza rimorsi, senza rimpianti, e con tutto l’amore possibile.

 

PS: caro vairus che ci ammorbi con la tua presenza e ci hai mandato a monte i programmi, sappi che queste parole NON sono per te; non ti amiamo e preferiamo sinceramente che tu possa allegramente andar via (modo più elegante di dire “esci da questo corpo Satana”). Cordialmente tuoi, i membri della famiglia.

9 mesi dopo.. Morfeo, dove sei? Il club delle mamme zombie

Cara piccola Clarissa, oggi hai compiuto 9 mesi, auguri! E mentre cerco di scrivere due parole su quanto sono felice di vederti crescere ti sei già svegliata due volte*.. Se tanto mi dà tanto mi sa che neanche stanotte si chiude occhio.

Sì, ormai sono entrata a far parte del fantastico club delle mamme zombie!

Sono mesi ormai che non so più cosa sia una notte di sonno.. La piccola creaturina dolce si sveglia SEMPRE, se mi va bene solo tre o quattro volte, se mi va male anche otto. Il record massimo credo sia stato dieci, in circa 7 ore di quel che si dovrebbe chiamare “sonno”.. Fate un po’ voi la media! Ma non mi lamento, so che c’è anche a chi è andata o sta andando peggio.

Durante il giorno non va meglio, tanto che ormai ha il soprannome di “micropisolo”: dorme dai 15 minuti ai 30 se mi va di lusso, una volta a metà mattina e una a metà pomeriggio. Ma non mi lamento, perché nelle ore in cui è sveglia è davvero brava. Qui la vedete in un raro scatto in solitaria nel suo box, circondata da giochini e attività che lei adora: purtroppo quando è sveglia la sorella è quasi impossibile mettercela. Forse per questo si è fatta furba e dorme meno!

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Quello che non mi spiego, però, è la sua capacità di farsi i megasonni quando andiamo in giro. Nella carrozzina o nel passeggino ha il coraggio di dormire anche qualche ora di seguito, tanto che a causa della privazione di sonno a volte ho sognato di metterla a riposare fuori dal balcone (non vi allarmate, non lo farei mai ma nel mio cervello che adora gli esperimenti questo sarebbe davvero interessante. Avevo anche pensato di costruire una macchina simula passeggiate: passeggino sul tapis roulant piazzato davanti alla TV con un video a loop di una tipica uscita e ventilatore al minimo per simulare la brezza!).

Nelle ore in cui non dormo effettivamente il mio povero cervello si arrovella a pensare a come fare per dormire. Allattando non posso neanche esagerare con i caffè e le sostanze energizzanti in quello che, tipicamente, si definisce circolo vizioso o “cane che si morde la coda”. Ma non mi lamento, sto leggendo tonnellate di libri (e io adoro leggere!) soprattutto grazie alla mia peculiare caratteristica che non mi permette di riprendere sonno subito.. No, io devo leggere, altrimenti non dormo (Morfeo, prima o poi dovrai rendermi conto di tutto questo!).

Quindi in pratica la simpatica routine notturna è la seguente: al primo vagito mi sveglio (in fretta eh, che se ci metto troppo poi lei si sveglia del tutto e sono guai), vado nella sua cameretta e la allatto, si addormenta, torno a letto, mi metto a leggere, crollo, lei si risveglia.. L’apice della comica è quando il risveglio avviene mentre ancora sto leggendo per cercare di riprendere sonno. O il temibile risveglio delle 6, quando ormai le sue batterie sono quasi cariche e ogni minimo ritardo equivale al dover preparare la colazione.

Probabilmente sto scontando le belle dormite che mi facevo quando era piccola la mia prima figlia; lei era una dormigliona e fin dall’introduzione della cena si faceva tutta una tirata di notte. A ripensarci ora mi esce quasi una lacrimuccia per la commozione.

Ma non mi lamento, sono sopravvissuta già 9 mesi, sono fiduciosa. La mamma zombie deve sempre essere fiduciosa e piena di speranza.

Ogni notte può essere quella giusta (questa no di sicuro però, eh).

NB: il post lo pubblico alle 9 di mattina, si sarà assurdo ma ci sono delle regole non scritte e postare alle 00.49 non è che sia proprio consigliato..

* Per scrivere questo post ho impiegato circa due ore e qualcosa in cui la suddetta piccola creatura amore di mamma pucciosa si è svegliata in tutto CINQUE volte (ad onor del vero la quinta è stata colpa della sorellona con la febbre).

 

La foto originale l’ho trovata qui

Gnocchi di spinaci senza uova e senza ricotta

In questi giorni difficili non riesco a scrivere nulla di serio. La paura scatenata da certi eventi  è davvero soverchiante. Mi capita spesso, quando le cose non vanno come dovrebbero o quando sono molto stanca, di rifugiarmi in cucina: adoro cucinare e, soprattutto, adoro mangiare..

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Piccole manine che imparano a rigare gli gnocchi

La mia seconda cucciola è risultata allergica a uova e latte e stiamo affrontando lo svezzamento senza (nella ovvia speranza che le passi). Inutile dire che li hanno vietati anche a me visto che la allatto (non vi dico quanto io possa desiderare un tiramisù!).

Oggi abbiamo preparato questi gnocchi, conditi con prosciutto cotto e panna vegetale, e sono stati un vero successo. La parte migliore è stata prepararli con l’aiuto della grande di quasi quattro anni e della nonna, cercando di farne arrivare almeno la metà a cottura..

La ricetta di partenza viene dal blog L’ultima lavagnetta. L’ho modificata leggermente perché avevo spinaci freschi e già pronti in frigo (la grande li adora e finché sono di stagione ne facciamo incetta). Non ho messo sale visto che li abbiamo mangiati tutte (devo dire che sono ottimi anche senza).

Ingredienti:

250g di farina 00
100g di farina di semola (ho usato quella rimacinata di grano duro)
300 gr di spinaci freschi già lessi (strizzati molto bene)
30 ml di acqua

Procedimento:

  • Avendo gli spinaci già pronti siamo passate subito alla preparazione dell’impasto: in una ciotola capiente abbiamo messo le farine e gli spinaci tagliati a coltello
  • Abbiamo aggiunto 30 ml di acqua per aiutarci ad impastare: la quantità di acqua dipende dal tipo di farina e da quanto abbiamo strizzato gli spinaci, quindi è esclusivamente indicativa
  • L’impasto deve essere umido e compatto; abbiamo formato una bella palla e l’abbiamo lasciata a riposare ben coperta

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  • Dopo il riposo abbiamo diviso la palla e cominciato a fare dei cilindri di pasta che poi abbiamo tagliato cercando di fare gli gnocchi più o meno della stessa dimensione. Adoro gli gnocchi rigati, quindi con la forchetta li abbiamo schiacciati uno ad uno come potete vedere in questo blog
  • Per la piccola abbiamo fatto delle chicche semplicemente tagliando gnocchi più piccini e dandogli una forma tonda
  • Li abbiamo messi sul vassoio a rete che uso di solito per la pasta e poi li abbiamo lessati in abbondante acqua fino a quando non sono tornati a galla (io non ho messo olio e non si sono attaccati, per precauzione potete farlo)
  • Se ne fate di più potete benissimo congelarli

Buon appetito!

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